LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Livia
La mia musa si chiama tarzan.leopardi

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

La mia musa si chiama Tarzan_Leopardi

 

Oh, io ti conosco ombra lunga della notte, ombra dalle mille dita, millepiedi e porcospino,

mercurio alato dalle ali di cristallo.

Lo  so, hai labbra bastarde e belle quando vai di notte a spegnere ubriachi fuochi nelle tende,

quando ti trascini addosso il manto argenteo delle stelle seducendo complici pianeti,

i cerchi di Saturno fra le dita o come aureole di fiamme sulle spalle, lingua d’ambrato caramello,

sei l’occulto lato di moneta.

 

Esattamente tu

 

dai passi trasparenti, ineludibili per me che sono polvere di terra.

Conosco le tue orme ad occhi chiusi, retaggio di antichi dèi e adesso tu, mia Musa,  dico a te, speciale, tarzan_leopardi, un po’ animale, un po' dio, un po’ così, un po’ mio, protendi i lunghi rami nei tuoi inchiostri raffinati vomitando tenebra e parole da quel primo giorno antico, tu eternamente confinato nella guerra fra vento e tempesta.

Candido Peccato, Uomo, Anima, se esisti come sei davvero?

Non dirmelo, lo so.

Lo so da sempre. Sei lo spirito delle mie parole, fiammelle  dentro gli occhi mi sguinzagli

ebbro dialogo di tutti i miei pensieri, foglie e respiro degli autunni, dannatissimo Tarzan e poi

anche dannatissimo Leopardi.

Negli occhi, disegnando un quadro d’autore,  tu e la foglia e non so chi fosse, m’hai preso il cuore in quella strada seguendo te e il suo volteggio disperato sulla via, e quanto e tutto il pianto della pioggia. 

Dannatissimo tu, chiunque tu sia, o da dove vieni, o vai, o mai esisterai, tu pazzo pazzo equilibrista. Mia musa inesistente.

 

 

 

 

Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.